"È nel giocare e soltanto mentre gioca che l’individuo, bambino o adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell’intera personalità, ed è solo nell'essere creativo che l’individuo scopre il sé"
Daniel W. Winnicott
Fin dai primi momenti, il piccolo entra in relazione con le figure d’attaccamento e da lì prende vita un complesso sistema di sviluppo connotato da meccanismi d’interiorizzazione, sintonizzazione e rispecchiamento che condurranno alle tappe fondamentali della prima infanzia.
Un aspetto cruciale – da non sottovalutare ai fini della crescita e di una maturazione sana – è la necessità continua di sperimentare sicurezza nelle relazioni primarie.
Semplicemente sentendo il sentimento di essere amato dall’altro, il bambino, a sua volta, potrà amare ed essere responsivo ed empatico nei confronti di se stesso e degli altri.
Nella fattispecie, l’infanzia è il periodo che va dalla nascita alla comparsa dei primi segnali della pubertà che lasciano poi lo spazio per l’adolescenza.
Dal punto di vista psicologico durante l’infanzia avvengono dei passaggi evolutivi importanti per la formazione del carattere e del funzionamento dell’individuo.
Le esperienze soggettive che avvengono lungo l’infanzia hanno un ruolo di primo ordine per definire l’autostima, le competenze cognitivee le strategie di gestione delle emozioni.
Già nella primissima infanzia, attraverso le ripetute interazioni con i genitori, il bambino svilupperà delle modalità che saranno alla base della propria identità, del modo di relazionarsi agli altri e di percepire la realtà e che sappiamo si manterranno entro centro termini stabili lungo il tempo.
Attraverso ripetuti processi di vicinanza, riconoscimento e sintonizzazione dello stato mentale principale che il bambino sta avvertendo – attraverso quindi alle cure e alla responsività dei genitori –, il bambino potrà percepirsi come dotato di senso, d’intenzionalità e di vitalità.